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Subject Mostre ed incontri artistici - Gennaio 2015
Messaggio di Gino il martedì 30 dicembre 2014 alle 18:04   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

Reading people: oltre la figura
 

Sabato 10 gennaio 2015, alle ore 18.00, si inaugura la mostra di Veronica Longo, Peppe Rapicano, Lucio Statti e Francesco Verio, a cura di Rosalba Volpe, all’Atelier Controsegno, in Via Napoli 201, Pozzuoli, Napoli (nei pressi della stazione della Cumana Dazio).
Per l’occasione, dalle 18.30 l’Associazione LUX in FABULA presenta la performance Respira in me e rendimi viva, della danzatrice Rossella Caso.

 
“Muse inquietanti”, bambini sognanti o smarriti, attimi strappati al gioco e allo scorrere della normalità, sembianze melanconiche, sguardi persi: questo è il complesso ed enigmatico mondo della mostra Reading people: oltre la figura, dove Veronica Longo, Peppe Rapicano, Lucio Statti e Francesco Verio presentano al pubblico le loro opere. Quattro artisti che nascono da esperienze diverse e che hanno deciso di raggruppare, in un’unica esposizione, i loro lavori per mostrare a tutti una linea comune, vale a dire, quella della ricerca della rappresentazione della figura umana con stili e significati completamente differenti. Dopo le esperienze informali e concettuali a partire dalla metà del ‘900, che avevano perseguito una linea più astratta, o ancora, la distruzione stessa del soggetto e della sua immagine, per lasciare spazio al ready made, alla  “quarta dimensione” cubista, allo squarcio delle tele di Fontana o alla sola “definizione” dell’oggetto di Kosuth, gli artisti contemporanei, dalla fine degli anni ‘70, sentono l’esigenza di riappropriarsi della forma, rappresentando figure ben riconoscibili, piuttosto che oggetti astratti e intangibili, passando, talvolta, all’iperrealismo o alla descrizione minuziosa dei dettagli. Attraverso le sembianze umane, i quattro protagonisti napoletani tentano di scandagliare la propria e la nostra interiorità: questa ricerca, senza dubbio, è da considerarsi come un tentativo di introspezione attraverso il figurativo. Ma è davvero possibile leggere dentro noi stessi? C’è qualche possibilità di riuscirci davvero? Siamo davanti a ritratti di persone o persone ritratte? A voi fruitori la risposta. Sta di fatto che questi artisti dimostrano che, avere il coraggio di leggere le persone e il loro animo, attraverso la loro “personale” rappresentazione, procedendo “oltre la figura”, è un compito che possiamo (e dobbiamo?) assumerci tutti.
I personaggi di Veronica Longo mostrano una visione intimistica dell’uomo, rappresentato nella sua sfera quotidiana dove lo sguardo del protagonista spesso intercede con quello dello spettatore, quasi a invitarlo alla sua lettura. L’artista si distingue per una realizzazione prevalentemente grafica,  predilige una linea fluida, tratti chiaroscurali  complementari a figure sognanti e a sguardi “persi” di persone emarginate della metropoli. In quei volti, in quegli occhi, c’è una profonda  malinconia, nostalgia e ricerca dell’oltre, di un ineffabile mondo interiore.
Le figure di Peppe Rapicano si costruiscono attraverso un marcato segno grafico, che ne delimita spigolosamente gli angoli dei corpi dai colori freddi, così come gelidi sono gli sguardi, persi nel vuoto, forse scoperti nel momento in cui riflettono su loro stessi, quasi costringendo l’osservatore a guardarsi dentro. L’uomo diviene presenza inquietante: algide figure, corpi come sculture tese e nervose. Le pupille sembrano fissare un mondo che sfugge alla vista di chi guarda, ma non agli occhi di chi sa vedere...  “L’inferno sono gli altri” sosteneva J. P. Sartre.
Le immagini di Lucio Statti si manifestano con dipinti dai colori vivaci, che adducono a un forte contrasto con le figure iperrealiste, riconducibili spesso in uno scenario onirico. L’artista tenta di mostrare il proprio mondo interiore fatto di momenti rubati alla quotidianità, intervallati da ritratti al di là del tempo e dello spazio, quasi trascendenti. Oggetti simbolici si mescolano con altre figure, creando situazioni  sfumate, leggere e con tratti spesso indefiniti: siamo catapultati in atmosfere intime, sottolineate da cromatismi accesi e orizzonti labili. 
Le figure di Francesco Verio sono percorse da colori squillanti che, rivestendo i suoi personaggi così prepotentemente, ricordano la pittura di inizio ‘900 dei Fauves. Gli interni risultano scarni, ma allo stesso tempo dialogano insieme con le figure che contengono: donne e uomini esprimono la loro incomunicabilità attraverso i gesti e le espressioni. Le vesti, i manti, denotano solitudini irrisolte e frasi non dette. Alcuni degli oggetti squillano dal quadro attraverso i loro colori: c’è una via d’uscita dalla strettoia e dal labirinto in cui rinchiudiamo noi stessi?
Una mostra, quindi, che attraverso i suoi interpreti, vuole mostrare che si possono esprimere sentimenti forti e contrastanti, anche senza le parole poiché, spesso, un’immagine può rivelare, spontaneamente, i pensieri più reconditi, celati ai suoi stessi autori. A completamento di questa profonda riflessione su ciò che l’arte figurativa ha dato e non, dalle Avanguardie in poi, verrà presentata in galleria una performance, un’esaltazione della figura, che vive e palpita nello spazio, offrendo al suo pubblico un riflesso fuggevole di sé. Rossella Caso, anche lei di origine napoletana, classe 1994, studia danza classica e moderna a Pozzuoli, presso la Dance Art di Alfonso Mastrangelo dal 2000 e attualmente svolge il Servizio Civile Nazionale all’Associazione Culturale Lux in Fabula che, diverse volte, ha fornito il suo contributo all’Atelier Controsegno. Sulle note di Bring me to life degli Evanescence, Rossella immergerà i suoi spettatori in un tempo sospeso, al confine tra realtà e surreale.
Rosalba Volpe
 
La mostra resterà aperta fino al 31 gennaio, dal martedì al sabato: 16.00 - 19.30.
Lunedì e festivi chiuso. INGRESSO GRATUITO. Info: 3332191113 - controsegno@libero.it - www.facebook.com/AtelierControsegno

 
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Messaggio di Gino il sabato 3 gennaio 2015 alle 09:06   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

Napoli - dal 3 al 18 gennaio 2015
Contaminazioni


 [Vedi la foto originale]
SABINALBANO MODART GALLERY – WILLY SANTANGELO
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Vico Del Vasto A Chiaia 52/53 (80132)
+39 081421716
sabinalbano@yahoo.it
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Eventi in corso nei dintorni

CONTAMINAZIONI: di scena gli scatti di dieci fotografi. un lavoro di ricerca collettivo | un percorso fotografico
attraverso le contaminazioni indotte dai principali elementi primordiali fondanti la natura umana.
orario: lun mar gio ven h.16:00-18:30, ma anche previo appuntamento contattando questi recapiti 348.8030029 - 392.6421465 contact@flegreaphoto.it
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 3 gennaio 2015. ore 19
genere: fotografia, collettiva


Messaggio di Gino il venerdì 9 gennaio 2015 alle 18:46   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote
Scuderie del Quirinale

www.scuderiequirinale.it Venerdì 9 gennaio 2015  

 

Cari amici delle Scuderie del Quirinale, 

ben ritrovati e buon 2015! 
Iniziamo ricordandovi che ci avviciniamo alla chiusura di Memling. Rinascimento fiammingo, la grande mostra che presenta per la prima volta in Italia la raffinata pittura di Hans Memling, protagonista assoluto del Rinascimento fiammingo che esercitò una fortissima seduzione anche su numerosi artisti italiani del primo Cinquecento. Invitiamo chi non avesse ancora avuto modo di visitare l'esposizione che sta riscontrando un forte successo ad approfittare degli ultimi giorni: la mostra chiuderà domenica 18 gennaio 2015

Per quanto riguarda gli incontri di “Spot! 20 minuti un’opera”, il percorso in tre tappe dedicato ad alcune delle opere in mostra, l'ultimo appuntamento è per oggi, venerdì 9 gennaio, alle ore 19.00 per parlare del Trittico Moreel (1484) di Memling.
Proveniente dalla chiesa di San Giacomo di Bruges, l'opera prende il nome dalla facoltosa famiglia che lo commissionò. Annoverabile fra i punti più alti dell’arte di Memling è un’opera di grande interesse non solo per lo sviluppo del primo paesaggismo fiammingo, ma anche perché rappresenta uno dei primi e più fulgidi esempi di ritratto di gruppo della scuola fiamminga...
Info: ore 19.00 appuntamento nell’atelier (davanti alla biglietteria) Scuderie del Quirinale, Via XXIV Maggio, 16. Partecipazione inclusa nel biglietto della mostra, è necessario arrivare 15 minuti prima

Dalla prossima settimana vi parleremo di Matisse. Qualche anticipazione sul nostro sito...

Buon fine settimana e ancora buon 2015!

 

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INFORMAZIONI

ORARIO
dalla domenica al giovedì dalle 10.00 alle  20.00, venerdì e sabato dalle 10.00 alle 22.30.

L'ingresso è consentito fino a un'ora prima dell'orario di chiusura.

 

BIGLIETTI
Intero € 12,00
Ridotto € 9,50
Ridotto 7-18 anni € 6
Ingresso gratuito fino ai 6 anni

ACQUISTA I BIGLIETTI ON-LINE

REGOLAMENTO DEL VISITATORE

entra

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
CALL CENTER
06 39967500
Call center scuole
848 082 408

 ACCESSIBILITA'
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Messaggio di Gino il lunedì 12 gennaio 2015 alle 09:02   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

LA SCRITTURA VISUALE / LA PAROLA TOTALE

Giovedì 15 gennaio ore 17:00
Museo Nitsch, vico Lungo Pontecorvo 29d, Napoli
Progetto XXI / Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee

Nell’ambito della rassegna espositiva La scrittura visuale/La parola totale, ampio programma di mostre e incontri, a cura di Giuseppe Morra, inauguratosi il 12 settembre 2014 sulla storia della poesia visuale partendo dal panorama internazionale per arrivare a quello nazionale, e con all’interno una sezione riservata ai giovani artisti, PRE POST ALPHABET, a cura di Eva Fabbris e Gigiotto del Vecchio, concepita come avvicinamento tra le opere delle figure cardine della poesia visiva e alcuni artisti di generazioni successive, la Fondazione Morra/Museo Nitsch con il Progetto XXI della Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee presenta l’ultimo appuntamento della rassegna giovedì 15 gennaio alle ore 17:00.

Luigi Esposito, compositore e performer napoletano nonché critico musicale, presenta il volume Un male incontenibile Sylvano Bussotti artista senza confini (ed. Bietti), una biografia del grande compositore italiano. Esposito, allievo di Bussotti, racconta la vita e l’opera del maestro fiorentino, intervallando aneddoti e documentazione in un contenitore ricco di testimonianze, cronache, interviste e esecuzioni di pagine musicali. Alla presentazione interverranno Daniele Lombardi, celebre pianista e compositore fiorentino, Andrea Viliani, direttore del Museo Madre e Giuseppe Morra, direttore del Museo Nitsch. Nell’ambito della sezione PRE POST ALPHABET, l’artista Diego Tonus conversa con Eva Fabbris e Andrea Viliani, presentando il suo primo libro intitolato Five Cases of Intrusion, contenente le trascrizioni delle registrazioni risultanti dai dialoghi avuti con interlocutori incontrati durante le sue presentazioni in diverse città nel corso degli ultimi cinque anni. Oltre ai testi frutto delle molteplici esperienze avute con il pubblico, il libro contiene immagini narranti le varie interpretazioni della pratica dell’artista. Sempre all’interno di PRE POST ALPHABET Gigiotto Del Vecchio presenta l’installazione sonora "D'une part, 1987" "D'autre part, 7891” di Jan St. Werner, membro dei Mouse on Mars. L’installazione è costituita da registrazioni di due poemi tratti da Le homard cosmographique di Henri Chopin, “scratchiati” dall’artista. In conclusione si svolge un concerto di Daniele Lombardi per pianoforte, Suono Segno Gesto a Firenze. Il celebre musicista esegue brani di Sylvano Bussotti, Giuseppe Chiari e alcune sue composizioni. Distintosi per aver lavorato sulla musica delle avanguardie storiche del Novecento, Lombardi performa i brani, giocando con la velocità e la gestualità del suono.

Programma
Alle ore 17:00 Sala conferenze
Presentazione del libro Un male incontenibile Sylvano Bussotti artista senza confini di Luigi Esposito. Interverranno Luigi Esposito, Daniele Lombardi, Giuseppe Morra e Andrea Viliani

PRE POST ALPHABET
Alle ore 18:00 Sala conferenze
Diego Tonus, presentazione del libro d’artista Five Cases of Intrusion. Interverranno Eva Fabbris e Andrea Viliani.

Alle ore 19:00 Sala centrale
Jan St. Werner (Mouse on Mars), "D'une part, 1987" "D'autre part, 7891”, installazione sonora, a cura di Gigiotto Del Vecchio.

Alle ore 20:00 Sala centrale
Daniele Lombardi, SUONO SEGNO GESTO A FIRENZE, concerto per pianoforte

Sylvano Bussotti……Novelletta (1973)
Preludio Pianolibero Futuro (2003)
Giuseppe Chiari……Intervalli 1 (1950)
Intervalli n.2 “Do” (1950)
MpDL (1997)
MpDL2 (1998)
MpDL8 (1998)
Daniele Lombardi….Visualizzazione 1 (1973)
Mitologie 4 (2002)
Cosa può fare un pianista contro le guerre?

Luigi Esposito (Roma, 1962), compositore, artista visivo, performer, scrittore, è entrato in contatto con le maggiori personalità artistiche del panorama internazionale, soprattutto con Sylvano Bussotti di cui è stato allievo e collaboratore. Verso la fine degli anni Ottanta ha firmato le musiche di numerosi spettacoli teatrali tenuti da Carlo Croccolo in Italia ed in Europa, e nel 1991 ha frequentato, come allievo effettivo, il Corso di perfezionamento in Musica per film tenuto da Ennio Morricone e Sergio Miceli all’Accademia Chigiana di Siena. Dal 1994 ha prodotto disegni, dipinti, grafici, opere plastiche, sculture, fotografie e video art che sono frutto di una nuova codifica del pensiero musicale. La sua produzione spazia da lavori per la scena a composizioni per grandi organici, pezzi di musica da camera, monografie strumentali, brani di musica elettronica, fino alla creazione di partiture pittografiche destinate all’azione performativa/sorprendente. Sue opere sono state eseguite in prima mondiale in festival nazionali ed internazionali e trasmesse da emittenti radiofoniche e televisive, tra cui Radio Rai Uno, Radio Tre Suite, Rai Tre Campania, Rai International. Ha pubblicato per il Teatro dell’Opera di Roma, e per le case editrici Spirali, Transeuropa, Bèrben, PulcinoElefante, Santabarbara, Pagano, Spring, Lavieri, Bietti. Inoltre, sue opere sono state pubblicate con scritti inediti di Sylvano Bussotti, Ennio Cavalli, Alberto Casiraghy e Alda Merini. Gli sono state dedicate mostre personali unite a performance e prime assolute presso il London International Film Festival, Londra; Mimmoscognamiglio Arte Contemporanea, Napoli; Oji Hall, Tokyo; Festival Internazionale di Venezia; BKA Theatre, Berlino; Teatro di Corte, Napoli, etc. Sovente alterna la sua attività di compositore a quella di pianista, direttore e performer electronics live, nonché di organizzatore e ideatore di rassegne artistiche e musicali.

Daniele Lombardi (Firenze, 1946), pianista, compositore e artista visivo fiorentino, è conosciuto a livello internazionale per il suo particolarissimo repertorio pianistico e musicologico incentrato sulla musica delle avanguardie storiche degli inizi del Novecento. Ha realizzato vari scritti, come “Il suono veloce – Futurismo & Futurismi in musica” (Milano, Ricordi-Lim, 1996) e la “Nuova Enciclopedia del Futurismo Musicale” (Milano, Mudima, 2009). Numerose composizioni sono a lui dedicate per i suoi studi sulle avanguardie storiche dei primi del Novecento, in particolare le composizioni di musica futurista italiana e russa. Dal 1969 ha prodotto disegni, dipinti, computer graphic e video, frutto di un pensiero musicale sul suono inteso come potenziale divenire, una "musica virtuale" che esprime energie visualizzate come metafora dello spazio: segno, gesto e suono in una sola idea di percezione molteplice, tra analogie, contrasti, stratificazioni e associazioni. Presente in importanti sedi concertistiche e festivals, ha suonato e ha tenuto esposizioni in vari musei, in varie parti del mondo. Nell'autunno 2012 ha tenuto 3 concerti in occasione della mostra Arte torna Arte, dedicati a Stockhausen, Cage e Berio presso la Tribuna del David alla Galleria dell’Accademia di Firenze. Nel giugno 2013 ha tenuto la mostra personale Guarda che Musica alla Galleria d’arte Moderna di Palazzo Pitti a Firenze, realizzata con la Soprintendenza per il Polo Museale Fiorentino; la Fondazione Fiorenza, il Museo Marino Marini e il Maggio Musicale Fiorentino, con due concerti.  Lo scorso dicembre ha tenuto la mostra personale Ears Wide Shut al Museo Pecci di Milano, con due concerti. Ha insegnato pianoforte al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano ed ha realizzato decine di incisioni discografiche.

Diego Tonus (Pordenone, 1984) vive e lavora ad Amsterdam. Le mostre personali includono nel 2013 Processing Authorities - Act I, Stedelijk Museum Bureau, Amsterdam (NL); Residenti, FAI - Villa e Collezione Panza, Varese (IT); nel 2011 Hour of the Wolf, Padiglione Danimarca, Giardini Biennale, Venezia (IT). Nel 2013 l’artista ha preso parte al Premio Furla Add Fire, Bologna (IT) artista padrino Jimmie Durham. Tra le mostre collettive più recenti a cui ha partecipato si ricordano nel 2014 The Disappearance, CCA - Center for Contemporary Art, Singapore (SG); nel 2013 The Real Thing?, Palais de Tokyo, Parigi (FR); The 338 Hour Cineclub, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (IT); nel 2012 Three artists walk into a bar ..., De Appel Arts Centre, Amsterdam (NL); nel 2011 Global House Video Screenings, Kunsthalle Gwangju (SK). L’artista ha partecipato a programmi di residenza quali WIELS, Brussels, 2014; Fondazione Spinola Banna, Poirino, 2010; Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia, 2007 e Real Presence, Belgrado, 2006.

Jan St. Werner, (Köln, Germania) Conosciuto come membro del duo elettronico tedesco Mouse on Mars, Jan St. Werner ha iniziato anche un percorso da solista come Lithops e con il proprio nome. Intorno alla metà degli anni '90 collabora con Markus Popp e Microstoria, registrando diversi singoli tra cui Unità di Umi e Didot, entro la fine del decennio. Nonostante il lavoro di St. Werner con i Mouse on Mars e il progetto con Fall's Mark E. Smith, l’attività di Lithops prosegue a ritmi sostenuti negli anni 2000, pubblicando diversi album tra cui Scrypt e Mound Magnet in due parti, come per la compilation Queries and Ye Viols! St. Werner lavora anche come direttore artistico per l’Amsterdam’s Institute for Electronic Music. Nel 2013, pubblica l’album Blaze Colore Burn, il primo di una serie di lavori sperimentali intitotali Fiepblatter, su Thrill Jockey.


La scrittura visuale/La parola totale è un evento esemplare perché salda rigore metodologico, originalità critica e capacità di coinvolgere il pubblico attraverso studi che analizzano le poetiche visuali dal punto di vista sia storico che delle ricerche artistiche di questi ultimi anni, per delinearne prospettive e sviluppi futuri. “Il senso della mostra,  scandita lungo un ampio arco temporale e geografico, capace di  riscrivere, agitandole, le stabili coordinate del tempo e dello spazio” - scrivono Giuseppe Morra e Loredana Troise – “non va rintracciato nelle singole opere, quanto nel gusto collettivo e universale delle possibilità espressive impiegate; intense e  intessute di segni e linguaggi differenti, le parole/immagini confluiscono e si confondono tra desideri, interessi e passioni, prendono corpo e  si distaccano dal testo classico e si fondono in un nuovo contesto, espandendo il proprio potere.  La forza di questa impostazione risiede nella peculiarità di una pluralità di situazioni che raccontano l'eclettismo degli artisti della poesia visiva, le loro affascinanti personalità, la loro produzione di cui si avvertono, sottesi, tracce, suggestioni e fascini inediti. Il movimento della Scrittura Visuale, opponendosi alla massificazione culturale, ha attivato nel pubblico la capacità critica, nella reinvenzione e liberazione della parola scritta, di opporsi al conformismo che indugiava esclusivamente sulla parola o sul segno privo di significato”

Ingresso gratuito
Orari: lunedì-venerdì ore 10.00-19.00
Sabato 10.00-14.00
Domenica chiuso

Per informazioni:
Tel. + 39 081 5641655
progettoxxi@museonitsch.org



Messaggio di Gino il lunedì 12 gennaio 2015 alle 09:05   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dal 13 al 20 gennaio 2015
Carlo Formisano - Blind Painting

Carlo Formisano Blind Painting

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GALLERIA GINO RAMAGLIA
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Via Broggia 9/10 (80135)
+39 0815640738
info@ginoramaglia.it
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Eventi in corso nei dintorni

performance
orario: Da Martedì al Sabato ore 09.00-20.00
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 13 gennaio 2015. ore 19.00
curatori: Enzo Ramaglia
autori: Carlo Formisano
patrocini: Accademia di Belle Arti Napoli
genere: arte moderna e contemporanea, performance - happening, serata - evento, personale


Messaggio di Gino il lunedì 12 gennaio 2015 alle 17:57   -  forum administrator-  forum moderator
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13/1/2015

Carlo Formisano

Galleria Gino Ramaglia, Napoli

Blind Painting. I lavori presentati esplorano concetti relativi alla distruzione e ricostruzione dell'identita', un processo che cerca di riconsiderare le convenzioni della pittura figurativa.


 

comunicato stampa

I lavori presentati da Carlo Formisano per Artisti In Vetrina esplorano concetti relativi alla distruzione e ricostruzione “dell’identità” un processo che cerca di riconsiderare le convenzioni della pittura figurativa attraverso una gentile spinta verso l’astratto. L’obbiettivo e’ creare quadri che coinvolgano le problematiche che vanno oltre quello che e’ immediatamente visibile, spesso mettendo in questione coscientemente e riflessivamente la natura stessa della pittura e la politicizzazione dell’identità come qualcosa di costruito, creato e tangibile. Un aspetto significante riguarda la mostruosità della faccia umana, incorporata negli archetipi classici con referenze storiche sottili (viene in mente Rembrandt) tanto quanto un’appropriazione sfacciata di maestri del ventesimo secolo quali Bacon. Ma i lavori sono anche ispirati da infrazioni selvagge delle regole come esplorate da pittori contemporanei quali Daniel Richter, Adrian Ghenie o Justin Mortimer.

Concludiamo con una frase dello stesso artista: “Sono attratto da quegli artisti che hanno sempre infranto le regole; interessato sempre da come i dipinti possano operare indipendentemente dalle loro fondamenta della figurazione letterale, come essi possano coinvolgere l’esplorazione dei colori, le riduzioni di forme ed il trionfo della materialità, ma che riescono in ogni modo a raccontare una storia verosimile di vita, risucchiando l’osservatore nelle suture del soggetto rappresentato per invitarlo poi verso una comprensione migliore di quello che e’ situate oltre “l’immagine dipinta.”

Inaugurazione 13 gennaio ore 19

Galleria Gino Ramaglia - Artisti in Vetrina
Via Broggia, 10 Napoli
mar-sab 9-20
ingresso libero



Messaggio di Gino il giovedì 15 gennaio 2015 alle 08:54   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dal 15 gennaio al 15 febbraio 2015
Pedro Cano - Mediterranei


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MANN - MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE
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Piazza Museo Nazionale 19 (80135)
+39 081440166 , +39 081440013 (fax)
www.archeona.arti.beniculturali.it
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Eventi in corso nei dintorni

Il Mediterraneo è lo scenario nel quale Pedro Cano ha trascorso gran parte della sua vita, viaggiando e dipingendo. Alle sue terre e alle sue città ha dedicato migliaia di opere su carta, tele e soprattutto moltissimi quaderni. Dopo la serie di acquerelli sulle mura di Roma e l'esperienza del dialogo aperto con Italo Calvino nella serie delle Città Invisibili, l'artista torna di nuovo agli acquarelli, con un ciclo dedicato al Mediterraneo
orario: ore 9-19.30, chiuso il martedì
(possono variare, verificare sempre via telefono)
vernissage: 15 gennaio 2015. h 17
curatori: Simonetta Capecchi
autori: Pedro Cano
note: Mercoledì 14 gennaio, ore 12.00 incontro con la stampa e gli addetti ai lavori
genere: arte contemporanea, personale
email: sba-na.ufficiostampa@beniculturali.it

 

comunicato stampa
Giovedì 15 gennaio 2015 alle ore 17.00 la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Napoli inaugurerà presso il Museo Archeologico la mostra di Pedro Cano Mediterranei a cura di Simonetta Capecchi con il coordinamento del Servizio Educativo della Soprintendenza.
Mercoledì 14 gennaio, ore 12.00 incontro con la stampa e gli addetti ai lavori


Il Mediterraneo è lo scenario nel quale Pedro Cano ha trascorso gran parte della sua vita, viaggiando e dipingendo. Alle sue terre e alle sue città ha dedicato migliaia di opere su carta, tele e soprattutto moltissimi quaderni. Dopo la serie di acquerelli sulle mura di Roma e l'esperienza del dialogo aperto con Italo Calvino nella serie delle Città Invisibili, l'artista torna di nuovo agli acquarelli, con un ciclo dedicato al Mediterraneo.
Maiorca, Cartagena, Patmos, Alessandria, Istanbul, Spalato, la Sicilia, Venezia e infine Napoli sono le tappe di questo itinerario che elabora poeticamente le suggestioni legate a storia, arti e tradizioni locali in cinquantaquattro acquarelli di grande formato. Il mare è come un sipario invisibile, non appare benché sia protagonista e creatore dei luoghi rappresentati. Un immenso specchio d'acqua attorno al quale si affacciano grandi civiltà e la cui diversità culturale, linguistica ed etnografica lo rende unico al mondo. In ognuno di questi luoghi attraverso la pittura Pedro Cano indaga elementi profondi e allo stesso tempo estremamente popolari e li trasmette con la sua consueta sensibilità. Così tratteggia l'artista le nove tappe del suo viaggio sentimentale:

"Ho rappresentato Alessandria attraverso i ritratti di Alessandro Magno, cifre e lettere da vecchi alfabeti, mappe del porto e ipotesi ricostruttive del Faro.
A Cartagena ho dedicato la mia attenzione al sale. Ai tonni e ai polpi che si asciugano al vento e alle memorie delle vecchie anfore dove trasportavano il garum.
Istanbul è Santa Sofia. Eretta per Giustiniano come gran tempio del cristianesimo, diventa lo schema di tutta l'architettura religiosa islamica fino ai nostri giorni.
Maiorca, conosciuta come un luogo di vacanza, viene rappresentata solamente attraverso le persiane di un chiostro della Certosa di Valldemossa, dove Chopin si curava lontano dai freddi inverni del Nord dell'Europa.
Napoli è la smorfia. Non comprendo come ancora non si è realizzato un lavoro colto su questo gioco che coi suoi novanta numeri con figure è uno dei tesori della città partenopea.
A Patmos, in Grecia, il primo giorno di maggio si raccolgono nei campi fiori e frutti e si appendono come collane alle porte delle case. Olivo, grano ed uva ma anche rose, limoni e una lavanda selvatica che il giovedì Santo viene buttata a terra per calpestarla.
La Sicilia ha una memoria greca, la Venere di Siracusa, il satiro di Mazara del Vallo ed il giovane di Mozia, di fronte e di spalle, ci parlano dell'importanza del mondo classico nell'isola più grande del Mediterraneo.
Spalato è il palazzo di Diocleziano. Costruito come dimora e mausoleo dell'imperatore, si trasforma a poco a poco in un rifugio e poi in una città, dove oggi vivono ancora tremila persone all’interno del recinto imperiale.
Era difficile Venezia. Dopo Turner, è impossibile dipingerla. Osservai le paline, cioè i pali che emergono dalla laguna con liste oblique di colore e che sicuramente raccontano storie che neanche gli abitanti dei palazzi circostanti conoscono".

Esposta a Cartagena, Treviso, Roma, Ragusa e a Salonicco, la mostra approda a Napoli dove l'artista, ispirato dall'antico e dalla pittura pompeiana si fermerà una settimana per lavorare all'interno del museo e dipingere assieme ad un gruppo di allievi. Dal 21 al 25 gennaio a fine mattina il pubblico potrà assistere alla discussione tra il maestro e i partecipanti sul lavoro svolto.

Pedro Cano è nato a Blanca (Spagna) nel 1944. Ha studiato all'Accademia San Ferdinando di Madrid e all'Accademia di Belle Arti di Roma, dopo aver vinto il Prix de Rome dell'Accademia di Spagna. Ha poi viaggiato ed esposto in diverse città del mondo, da Madrid a Beirut, a Lisbona, Amsterdam, Parigi, New York, Toronto, Bogotà, Salisburgo. Vive tra Roma, sua città di adozione, Anguilara e Blanca.
Ha dedicato una serie di 55 grandi acquerelli alle Città Invisibili di Italo Calvino. Nel 2008 ha esposto la mostra "Identità in transito" presso le Terme di Diocleziano a Roma e a Firenze, presso Palazzo Vecchio. Nel 2011 è stata istituita a Blanca la Fundación Pedro Cano. Nel 2012 ha ricevuto da Papa Benedetto XVI la nomina di Accademico Ordinario nella Pontificia Insigne Accademia dei Virtuosi al Pantheon. Dal 2013 un suo autoritratto è entrato a far parte della collezione permanente del Corridoio Vasariano presso la Galleria degli Uffizi di Firenze.


Conferenza stampa: mercoledì 14 gennaio, ore 12.00
Inaugurazione: giovedì 15 gennaio, ore 17.00
Orari: dal 16 gennaio al 15 febbraio, ore 9-19.30, chiuso il martedì
Visite guidate con l'artista: sabato 17 e domenica 18 gennaio, ore 12.00

Laboratorio: da mercoledì 21 a domenica 25 gennaio, dalle 9.00 alle 14.00
Il laboratorio è gratuito e a numero chiuso per un massimo di 15 partecipanti. Per essere selezionati occorre mandare due immagini del proprio lavoro artistico e una breve biografia alla Fundación Pedro Cano entro il 15 dicembre 2014: fundacionpedrocano@gmail.com

Con il sostegno di Fundación Cajamurcia.
In collaborazione con la Fundación Pedro Cano, Blanca (Spagna). fundacionpedrocano.es
A cura di Simonetta Capecchi.
Allestimento e grafica di Franco Lancio.

Ufficio Stampa e PR - Soprintendenza Beni Archeologici di Napoli
sba-na.ufficiostampa@beniculturali.it
0814422275

Ornella Falco ornella.falco@beniculturali.it
Vittorio Melini vittorio.melini@beniculturali.it



Messaggio di Gino il venerdì 16 gennaio 2015 alle 08:43   -  forum administrator-  forum moderator
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16/1/2015

Max Neuhaus

Galleria Alfonso Artiaco, Napoli

La mostra, caratterizzata da una pluralita' di linguaggi, presenta una coppia di dittici in cui le immagini sono affiancate a testi. In esposizione inoltre una serie di disegni creati con l'utilizzo di colori primari e grafite; l'installazione crea una corrispondenza tra suoni e colori.


 

comunicato stampa

La galleria Alfonso Artiaco è lieta di annunciare l’inaugurazione dell’esposizione dedicata a Max Neuhaus, venerdì 16 gennaio 2015, alle ore 19.

Max Neuhaus (Beaumont, Texas 9 agosto 1939 – Marina di Maratea, 3 febbraio 2009) può essere considerato come uno degli innovatori nell’utilizzo del suono come materiale plastico creando delle opere sonore. I sound works (così amava definire la sua opera completa), nascono dall’interazione tra un suono “emancipato” e lo spazio, e sono fruibili come personali esperienze acustiche.

Il lavoro di Neuhaus si sviluppa ora tra suono, segno, installazione, disegno, esaltazione della pluralità dei sensi, in riferimento a Fluxus e a tutto quel movimento che metteva insieme le arti rifiutando i limiti di un genere. Una parte fondamentale del lavoro di Neuhaus riguarda la rappresentazione grafica delle sue opere sonore.

La Galleria Alfonso Artiaco in questa occasione presenterà una sezione di disegni di Max Neuhaus.

Per rappresentare i suoi lavori Neuhaus utilizza una coppia di dittici in scala ridotta. La coppia si compone di un’immagine accanto ad un testo scritto, entrambi su carta trasparente, tra i quali è facile s’instauri un gioco dialettico.I disegni sono fatti di linee, con color primari e grafite. C'è una corrispondenza tra suoni e colori, la grafite invece traccia i confini dell'area che occupa l’installazione. Sono delle rievocazioni, possibili trasfigurazioni dello spazio, svelano il percorso di ogni opera, tracciandone i particolari architettonici. I testi fungono da supporto ai disegni e viceversa. I disegni non possiedono una precisa funzionalità rispetto ai suoni, sono studi per una possibile suggestione, progetti di scoperta. Nei primi disegni Neuhaus pone l'attenzione alla rievocazione uditiva, mentre in quelli a seguire tenta di comunicare un possibile stato d'animo che l’opera potrebbe suggerire.

"Per me i disegni sono modi di esprimermi. Dichiarazioni, indicazioni e tracce dei miei lavori sonori invisibili. Essi li circoscrivono, come i disegni degli scultori circoscrivono le loro opere visibili. Parlano lingue diverse, al di là del mezzo sonoro, e non possono essere scambiati per riduzioni o imitazioni. Limitati al mezzo che li esprime, non rivelano ciò che accade realmente quando il suono impegna la mente in un luogo. Il viaggio attraverso questa esperienza può essere compiuto da ciascun individuo nell'atto di percepire l'opera sonora. Questi disegni quindi non sono né guide per tale esperienza né descrizioni di essa.
Essi sono tuttavia manifestazioni di dee, catalizzatori che producono associazioni di pensieri, memorie attive, punti di vista e proiezioni di ciò che il pensiero può diventare.” (Max Neuhaus)

Nel corso degli ultimi quattro decenni, ha creato un gran numero di opere sonore per vari ambienti, tra cui opere permanenti negli Stati Uniti (Times Square a New York, Dia: Beacon di New York) e in Europa (la Kunsthaus di Graz, in Austria, il Castello di Rivoli, Museo d'Arte Contemporanea, Italia; CAPC Musée d'Art Contemporain, Bordeaux, Francia, il Palazzo AOK, Kassel, e la città di Stommeln, Germania), insieme a numerose opera temporanee in musei e mostre (il Museum of Modern Art, il Whitney Museum of American Art, e la Torre dell'Orologio a New York City, ARC, Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris, Centre National d'Art Contemporain, Grenoble, Francia, la Kunsthalle di Basilea e il Kunsthalle Bern, Switzerland, Documenta 6 e 9, Kassel, in Germania, e la Biennale di Venezia, Italia), e numerose mostre personali dei suoi Drawings.

Inaugurazione 16 gennaio alle 19

Galleria Alfonso Artiaco
piazzetta Nilo, 7 - Napoli Campania Italia
Orario: lunedì-sabato 10-20
Ingresso libero



Messaggio di Gino il venerdì 16 gennaio 2015 alle 08:44   -  forum administrator-  forum moderator
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16/1/2015

Alberto Timossi

Facolta' di Architettura - Palazzo Gravina, Napoli

Sinonimi. Il percorso espositivo si articola tra la scala a pozzo, il cortile e il terrazzo di copertura del palazzo e prevede 2 installazioni in pvc rosso, realizzate in funzione dell'architettura e del paesaggio circostante.


 

comunicato stampa

a cura di Marco Amore

Venerdì 16 gennaio 2015, alle ore 12:00 presso Palazzo Orsini di Gravina, sede del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi “Federico II”, via Monteoliveto 3, a Napoli, si inaugura la mostra personale “Sinonimi” di Alberto Timossi, curata dallo scrittore Marco Amore.

L’esposizione, che rimarrà aperta fino al 23 febbraio 2015, avrà un prologo alle ore 10:00 con la conferenza dal titolo “Tracciare il vuoto”, nell’aula Gioffredo dello stesso Dipartimento di Architettura. L’evento è coordinato dalla neonata Associazione Culturale Anywhere Art Company e si completa con l’extra mostra, dalle ore 13:00 alle ore 20:00 presso lo Studio Ottocon, via Mezzocannone 31, a Napoli.

Il percorso espositivo si articola tra la scala a pozzo, il cortile ed il terrazzo di copertura del palazzo cinquecentesco e prevede due installazioni di grandi dimensioni in pvc rosso, realizzate dall’artista in funzione dell’architettura e del paesaggio circostante.

“I tubolari non sono linee – ipotetiche o astratte – né rette né segmenti, benché concettualmente tracciati; malgrado lo sembrino se ridotti a un punto di vista monodimensionale. Abrasioni che attraversano la superficie della realtà nuda e cruda. Che comunicano solo quello che vedi, dove lo vedi, più che lo spostamento verso un’indispensabile altrove…”
La mostra presso Palazzo Orsini di Gravina sarà visitabile, tutti i giorni escluso la domenica, dalle ore 09:00 alle ore 17:00, invece la mostra presso lo Studio Ottocon sarà visibile previo appuntamento telefonico.

La scultura di Alberto Timossi, classe 1965, napoletano di nascita e romano d’adozione, si caratterizza per l’utilizzo dell’elemento tubolare plastico di origine industriale, alterato, decontestualizzato e in alcuni casi associato a suoni musicali. Tra le sue mostre personali più recenti possiamo ricordare Deflusso, Giardino della Scala Santa, Roma;Flussi, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Raccolta Manzù, Ardea; Accenti, Museo sperimentale d’arte contemporanea, L’Aquila; Partitura urbana, Archivio Crispolti, Roma. Tra le sue mostre di gruppo: Emufest, Conservatorio Santa Cecilia, Roma; Terra di Maestri, Rocca Paolina, Perugia; Trentatrè diagnosi d’artista, 56° Festival dei Due Mondi, Spoleto; BNL, una banca per l’arte oltre il mecenatismo, Chiostro del Bramante, Roma.

AnyWhere Art Company tel- +39 329 36 62 095 / +39 339 74 29 697
mail: anywhere.artcompany@virgilio.it
web: www.anywhereartcompany.com

altre sedi:
Studio Ottocon, via Mezzocannone 31, Napoli

Inaugurazione 16 gennaio ore 12

Facolta' di Architettura - Palazzo Gravina
via Monteoliveto, 3 Napoli
lun-sab 10-17
ingresso libero



Messaggio di Gino il venerdì 16 gennaio 2015 alle 08:44   -  forum administrator-  forum moderator
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16/1/2015

Superkitsch

Museo Minimo di Fuorigrotta, Napoli

Oggetti svariati che hanno in comune la capacita' di spiazzare l'osservatore sospendendolo tra orrore, sorpresa e ilarita', tanto da farne soggetto di osservazione piu' che semplice fruitore passivo.


 

comunicato stampa

"A distanza di quarantasei anni dall’uscita del saggio di Gillo Dorfles “Il Kitsch”il Museo Minimo vuole rendere omaggio alla attualità delle intuizioni dell’autore. Ci ha dato modo di riflettere sulla realtà permeante del cattivo gusto contemporaneo, sulla relatività del concetto di arte e sulla labilità dei confini tra ‘bello’ e ‘brutto’. In questa mostra che ha il suo apice nel cosiddetto ‘vernissage’ vengono esposti oggetti svariati che hanno in comune la capacità di spiazzare l’osservatore sospendendolo tra orrore, sorpresa e ilarità, tanto da farne soggetto di osservazione più che semplice fruitore passivo.

L’operazione artistica, per così dire, non sta nel presentare opere ma sollecitazioni emozionali, anche momenti di sofferenza estetica, che tendano alla percezione di un’atmosfera spiazzante prodotta dal gusto violentato. Una esposizione eclettica nell'ambito dell'oggettistica fluttuante tra cattivo gusto e surrealismo. Inquietante è scoprire che ognuno di noi, guardandosi intorno nella quotidianità, può facilmente riproporre poi una personale ‘stanza degli orrori’!"
Carolina Mantellini

Inaugurazione 16 gennaio ore 18

Museo Minimo
Via detta San Vincenzo 3 angolo Via Leopardi 47- Fuorigrotta
lun, mer 15-18, mar, gio e ven 9-12
ingresso libero



Messaggio di Gino il venerdì 16 gennaio 2015 alle 08:45   -  forum administrator-  forum moderator
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16/1/2015

Pasquale Monaco

DAMA - Daphne Art Museum, Capua (CE)

Ti conosco mascherina. Nelle opere le soluzioni spaziali sono basate su una costruzione geometrica delle prospettive che volge sempre ad una soluzione empirica dello spazio.


 

comunicato stampa

a cura di Carlo Roberto Sciascia

Il 2015 comincia con un altro grande appuntamento all’insegna dell’arte organizzato dal DAMA Museum di Capua che, a partire dal 16 gennaio, ospiterà la mostra personale dell'artista Pasquale Monaco, dal titolo “Ti conosco mascherina”. L’esposizione, realizzata in collaborazione con la Galleria d'arte “il Caravaggio” di Caserta, proseguirà fino al 16 febbraio.

Curatore dell’iniziativa è Carlo Roberto Sciascia che, in occasione del vernissage, che si terrà proprio venerdì 16 gennaio, alle ore 18,00, presenterà le opere dell’artista. Pasquale Monaco è nato a Napoli nel 1948, vive e lavora a Roma dal1983 e ha soggiornato a New York dal 1995 al 2002. Ha frequentato il Museo di Porcellane di Capodimonte e l'Accademia di Napoli. Dal 1970 svolge un’intensa attività artistica con mostre personali e collettive. Ha ricevuto numerosi premi e significativi riconoscimenti. Nel 1978 ha eseguito la pala d'altare dei Francescani di Cosenza e le sue opere sono presenti in prestigiose collezioni private e pubbliche sia in Italia che all'estero.

La pittura di Pasquale Monaco è molto personale e spacca quel velo sottile che passa tra l'impressionismo e l'espressionismo. Nelle opere del Maestro Pasquale Monaco le soluzioni spaziali sono basate su una costruzione geometrica delle prospettive che volge sempre ad una soluzione empirica dello spazio. Questo ne rende l'effetto meno compiuto, meno statico, con un risultato di maggiore libertà, senza intaccare e riprendere puramente i maestri storici. Per questo le sue opere persuadono di là delle connotazioni ambientali, in quanto realizzano la sintesi e allo stesso tempo rivelano le tracce di lunghi e sofferti percorsi analitici. Come ben spiega il curatore Sciascia "Pasquale Monaco parte dalla lezione impressionista e si svincola dalla passionale nostalgia del passato, dando vita ad una rappresentazione che, pur essendo radicata nel reale, mostra lo scorrere del tempo, del passare delle stagioni, con forti contrasti di luci e ombre e con colori forti e vividi evidenzianti i cambiamenti di luce. Dall'espressionismo ha tratto il modo di privilegiare il lato emotivo della realtà rispetto a quello percepibile oggettivamente e quella ribellione dello spirito contro la materia; in tal modo i tratti decisi ed i colori finiscono per indicare gli stati d'animo proposti e la misura con la quale sono state vissute".

Durante l’esposizione, che sarà ospitata presso l’area espositiva del DAMA Museum, struttura inserita all’interno della Cittadella dell'Arte - Museo di Arte Contemporanea MAC, verrà presentato anche il catalogo dedicato. L’evento è patrocinato dal Comune di Capua e dal Club Unesco di Caserta.

Inaugurazione 16 gennaio

DAMA - Daphne Art Museum
via asilo infantile, 1 (presso il museo civico di arte contemporanea di Capua) Capua
mar 16-18, gio 16-18; sab 10-12,30 e 16-18; dom 10-12,30
ingresso libero



Messaggio di Gino il venerdì 16 gennaio 2015 alle 08:47   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dal 17 gennaio al 27 febbraio 2015
Steven Cox - An End Has a Strat.

Steven Cox, Take Me To The Chruch; I Will Tell You my Sins olio e pittura spray su tela, cm 61, cm 45,5 - 2015
 [Vedi la foto originale]
ANNARUMMA
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Via Carlo Poerio 98 (80121)
+39 0810322317 , +39 0810322317 (fax)
info@annarumma.net
www.annarumma.net
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Eventi in corso nei dintorni

Prima personale di Steven Cox in Italia, nella quale presenta nuovi dipinti astratti per i quali l’artista ha utilizzato l'intima struttura ripetitiva e l'effetto ritmico proprio della poesia.
orario: su appuntamento.
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 17 gennaio 2015. ore 11,00
autori: Steven Cox
genere: arte contemporanea, personale


Messaggio di Gino il venerdì 16 gennaio 2015 alle 08:48   -  forum administrator-  forum moderator
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MARTEDÌ 20 GENNAIO 2015 > SABATO 14 FEBBRAIO 2015 >

MARY CINQUE - UN'IDEA DI PARIGI

 
 

a cura di Chiara Reale e Lara Carbonara
con la collaborazione di Libreria Librido, Napoli  

Vernissage 20 gen ore 18.00

 

Un'idea di Parigi
In Tentativo di esaurimento di un luogo pariginoGeorge Perec coglie il singolo momento, dando nuova sostanza ad oggetti e movimenti che nessuno nota.   
Mary Cinque, ispirandosi al testo dell'autore francese, osserva la gente comune muoversi e ne imprime i tratti, utilizzando il proprio mezzo di espressione: il disegno. Lasciandosi guidare dalle suggestioni degli scenari di Perec, senza forzatamente lottare contro i cliché dell’immaginario legati alla Francia e a Parigi, l’artista ritrae un mondo, quello della sua città, i cui confini si confondono volutamente con quelli dei luoghi e dei personaggi narrati da Perec. Il senso profondo del lavoro è amplificato dal supporto scelto: una grammatica francese per stranieri degli anni '50, le cui regole divengono punti di partenza di un viaggio attraverso cui perdersi per percorre  itinerari arbitrari e personali.

 

Mary Cinque segue i corsi di pittura e decorazione presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli, prima, e quella di Brera, poi. Nel 2006 una permanenza di tre mesi tra Philadelphia e New York (e una parentesi come art assistant di Jennifer Blazina, docente alla Drexel University) influenza fortemente il suo lavoro. Nel 2010 partecipa al workshop "Capturing the elusive here" tenuto dall'artista ispano-americano Isidro Blasco presso AreaOdeon a Monza e alla mostra Eruption presso la White box gallery di New York. Espone alla 54° Biennale d'arte di Venezia. Nel 2012 è segnalata dalla professoressa Ada Patrizia Fiorillo al Premio Bice Bugatti - Giovanni Segantini. E' tra i finalisti del concorso Centro-Periferia 2014 di Federculture. La sua opera "Salon d'automne" è presente nel Museo di arte ambientale di Giffoni Sei Casali. Nel 2014 ha collaborato, con il collettivo olandese Company New Heroes, al progetto europeo Seismic sull'innovazione urbana e allo European Youth Exchange Babel a Turku (Finlandia).

DOVE

Institut français Napoli

Indirizzo: Via F. Crispi 86

Città: Napoli

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Messaggio di Gino il lunedì 19 gennaio 2015 alle 09:15   -  forum administrator-  forum moderator
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19/1/2015

Pizzi Cannella

Complesso Monumentale Carcere Borbonico, Avellino

La fontana ferma - fusioni in bronzo 1987 - 2013. La mostra presenta oltre 20 opere, tra sculture e carte. Nucleo dell'esposizione e' l'installazione 'La Fontana Ferma', composta da 4 grandi anfore.


 

comunicato stampa

a cura di Maria Savarese

Dal 16 gennaio all’8 febbraio 2015 l’Irpinia torna a parlare di arte contemporanea con la mostra “Pizzi Cannella. La Fontana Ferma - Fusioni in bronzo 1987 – 2013”, la prima personale dell’artista romano in terra irpina. L’adesione di Piero Pizzi Cannella, uno dei maggiori artisti contemporanei italiani, al progetto “Irpinia: un sistema fra cultura e memoria” conferma la qualità degli eventi che il piano di rivalorizzazione ha saputo portare sul territorio, rendendo l’Irpinia luogo vivace e proiettato verso il futuro. La partecipazione di importanti personalità del panorama culturale italiano -da Ettore Scola a Gianni Fiorito, da Toni Servillo a Paolo Sorrentino, da Moni Ovadia allo stesso Pizzi Cannella, da Andres Neumann a Fabrizio Gifuni-, con la conseguente grande affluenza di pubblico, ha confermato la possibilità che le terre irpine diventino meta culturale e turistica.

Pensata appositamente per le stanze del Complesso Monumentale Carcere Borbonico di Avellino, il principale polo museale della provincia avellinese, “Pizzi Cannella. La Fontana Ferma - Fusioni in bronzo 1987 – 2013” presenta oltre venti opere, tra sculture e carte. In questa occasione, Piero Pizzi Cannella svela alcuni dei suoi lavori più intimi: l’artista ha più volte intrecciato alla sua attività pittorica quella scultorea dando vita, con quest’ultima, a piccoli oggetti preziosi e segreti. Nucleo della mostra è l’installazione La Fontana Ferma, composta da quattro grandi anfore all’interno delle quali è previsto un sistema di irrigazione che consente un gioco specchiante di acqua sempre a filo con la bocca dei vasi. Attorno ad essa, ruotano 14 sculture inedite, realizzate nell'arco di quasi 30 anni: i Gioielli, le Conchiglie, i Fiori secchi e le Lucertole che lo stesso artista definisce i suoi "personaggi immaginari", sempre presenti nelle sue tele, compaiono qui per la prima volta sotto forma di scultura. Alle sculture, si aggiungono alcune grandi carte (cm 130x90) che approfondiscono la tematica dei vasi e delle anfore. La prima scultura in creta realizzata dall'artista risale al 1978; ad essa, nel corso dei decenni, si sono aggiunte numerose piccole opere, alcune delle quali raggruppate in questa mostra per la prima volta.

La scultura, nell'opera di Pizzi Cannella, è una diretta emanazione dei suoi disegni, una loro materializzazione tridimensionale senza alcuna velleità di appropriarsi dello spazio. L'artista lavora con diversi mezzi, prediligendo tele e carta, ma le sculture e le ceramiche realizzate in passato risultano idealmente atti che compongono un'unica grande opera.

Il progetto è promosso dal Comune di Bagnoli Irpino (AV), finanziato dalla Regione Campania attraverso P.O. F.E.S.R. Regione Campania 2007-2013 Ob. Op. 1.1 e gode del matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee di Napoli.

Immagine: Piero Pizzi Cannella, Conchiglia, 2004-05, bronzo, cm 17x15

Ufficio stampa
NORA comunicazione - Eleonora Caracciolo di Torchiarolo
t. +39 339 89 59 372, mailto:info@noracomunicazione.it

Inaugurazione 19 gennaio dalle 17 alle 21

Sede Avellino, Complesso Monumentale Carcere Borbonico | Via Dalmazia, 22
Orari lunedì – venerdì, ore 17 - 20. Chiuso sabato e domenica.
Ingresso libero



Messaggio di Gino il mercoledì 21 gennaio 2015 alle 10:22   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dal 21 gennaio al 14 febbraio 2015
Lino Fiorito - Stelle


 [Vedi la foto originale]
AL BLU DI PRUSSIA
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Via Gaetano Filangieri 42 (80121)
+39 081409446 , +39 0812520464 (fax)
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Eventi in corso nei dintorni

In esposizione, una raccolta di 40 acquerelli realizzati da Fiorito in momenti diversi, tra novembre e dicembre 1998, alcuni a Colonia, altri a Napoli. Altri ancora, i disegni più grandi, nati a Napoli nel gennaio 1999 sono ispirati ad una possibile messa in scena del testo teatrale "Stelle". Un progetto poi accantonato, che vede ora la luce in questa mostra. Il testo di Trucillo sarà letto da Andrea Renzi in occasione dell'inaugurazione della mostra.
orario: da martedì a sabato ore 10.30-13 e 16-20
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 21 gennaio 2015. ore 18.00
curatori: Maria Savarese
autori: Lino Fiorito
genere: arte contemporanea, personale


Messaggio di Gino il mercoledì 28 gennaio 2015 alle 09:44   -  forum administrator-  forum moderator
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28/1/2015

Pepe Damaso

Istituto Cervantes, Napoli

Estratigrafia viscontiana. La mostra presenta 17 opere di grande formato (realizzate tra il 1970 e il 2014) e una serie di disegni e schizzi dedicati al cineasta Luchino Visconti.


 

comunicato stampa

a cura di Carmensa de la Hoz

Dopo Milano arriva anche a Napoli “Dámaso. estratigrafia viscontiana”. Dal 28 gennaio al 28 febbraio, la sala esposizione dell’Istituto Cervantes di Napoli (via Nazario Sauro, 23) ospita la mostra dell’artista spagnolo Pepe Dámaso dedicata al cineasta Luchino Visconti. Organizzata dall’istituto di cultura spagnola in collaborazione con Canarias Arte Natural, l’esposizione è curata da Carmensa de la Hoz e si potrà visitare gratuitamente dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 13.

Pittore, scultore, muralista e incisore, Damaso è uno degli artisti spagnoli più prolifici al mondo. Ha esposto ovunque in Europa, ma anche a New York e Cuba, ricevendo numerosi riconoscimenti per la sua attività artistica.
Nel 1970, mentre girava “La morte a Venezia”, Visconti ha acquistato due sue opere esposte alla 35ª Biennale di Venezia. Da lì il punto di partenza di questa personale, composta da 17 opere di grande formato (realizzate tra il 1970 e il 2014) e una serie di disegni e schizzi anteriori, in cui Dámaso rivela i punti chiave della sua pittura e l’ammirazione per il cineasta.
Secondo la curatrice della mostra: “Dámaso considera ognuna delle opere che rappresentano i film di Visconti come uno strato della sua stessa opera, del suo particolare modo di interpretare le intenzioni del cineasta, come se scavando il cemento archeologico nel cinema viscontiano, volesse, strato dopo strato, decifrare la morfologia di ogni contenuto. Indaga nell’immagine, nella luce, nella filosofia, negli incontri, nei sogni. È l’estetica che lo domina e da cui emerge la realizzazione di questa magnifica opera atemporale, piena di emozione e senso”.

Al vernissage, in programma mercoledì 28 gennaio alle 19, interverranno oltre a Pepe Dámaso e alla curatrice Carmensa de la Hoz, anche il direttore generale della cultura del Governo delle Canarie, Xerach Gutierrez Ortega, il gallerista Joan Guaita, il console generale di Spagna a Napoli, Miguel Fuertes Suárez, il responsabile della Fundación Canaria Damaso, Aureliano Yanes e la direttrice dell’istituto Cervantes di Napoli, Luisa Castro.
In occasione dell’esposizione, inoltre, sarà proiettato il documentario “Iter in semet ipsum” di Miguel G. Morales, approfondimento alla vita e all’opera del pittore classe 1933 originario delle Isole Canarie e sul legame con Luchino Visconti.

Inaugurazione 28 gennaio alle 19

Istituto Cervantes
via Nazario Sauro, 21 - Napoli Campania Italia
Orario: lunedì al venerdì dalle 10 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 13
Ingreddo libero



Messaggio di Gino il lunedì 2 febbraio 2015 alle 09:22   -  forum administrator-  forum moderator
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1/2/2015

Rewind

Castel Sant'Elmo, Napoli

Chiamata alle arti! In occasione della domenica gratuita al museo la curatrice Angela Tecce invita ad un incontro straordinario con il pubblico.


 

comunicato stampa

Domenica 1 febbraio, alle ore 11 – in occasione della domenica gratuita al museo- la curatrice Angela Tecce invita gli artisti della mostra e gli autori dei saggi in catalogo a un incontro straordinario con il pubblico.

La mostra a Castel Sant’Elmo presenta circa cento opere e propone una riflessione per ricostruire, attraverso affondi tematici e focus specifici, la complessa e ampia storia artistica a Napoli negli anni Ottanta del Novecento. L’esposizione comprende artisti, opere e documenti che descrivono gli avvenimenti di quegli anni cruciali, delineando una vicenda di respiro complesso, che si è mossa su piani paralleli, in cui hanno convissuto aperture a linguaggi internazionali, sperimentazioni di giovani e l’attività dei maestri.

L’esposizione realizzata dalla Soprintendenza Speciale per il patrimonio storico, artistico, etnoantropologico e per il Polo museale della città di Napoli e della Reggia di Caserta, è promossa e finanziata dal Servizio architettura e arte contemporanee della Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

L’esposizione è curata da Angela Tecce con il contributo scientifico di numerosi studiosi, ricercatori, testimoni che hanno ciascuno affrontato temi e questioni critiche per intrecciare un racconto corale: Luciana Berti, Claudia Borrelli, Renata Caragliano, Maria De Vivo, Eugenio Giliberti, Maria Giovanna Mancini, Chiara Pirozzi, Adriana Rispoli, Maria Savarese, Olga Scotto di Vettimo, Mario Francesco Simeone, Stefano Taccone, Antonello Tolve, Vincenzo Trione, Alessandra Troncone, Brunella Velardi, Andrea Viliani, Eugenio Viola, Stefania Zuliani. Interviste a Achille Bonito Oliva, Michele Bonuomo, Bruno Corà, Jean Digne, Nicola Spinosa, Angelo Trimarco.

Rewind. Arte a Napoli 1980-1990 è dedicata alla nuova generazione di artisti napoletani attiva negli anni Ottanta e a coloro che in quel decennio testimoniano con il loro lavoro la svolta radicale del linguaggio figurativo che ha fatto parlare di “fine dell’avanguardia” e presenta, tra le altre, opere di: Carlo Alfano, Mimmo Paladino, Luigi Mainolfi, Nino Longobardi, Ernesto Tafafiore, Francesco Clemente. Nomi che non esauriscono la ricchezza di prospettive con la quale si è voluto rappresentare il decennio.

Sono state coinvolte nel progetto le principali gallerie d'arte operanti in quel periodo come quella di Lucio Amelio, Il Centro, lo Studio Trisorio, lo Studio Morra, Lia Rumma, Alfonso Artiaco; queste ultime, ancora attive, sono state chiamate a individuare opere, presenti in collezioni private campane, essenziali per descrivere adeguatamente quel contesto che fece di Napoli un crocevia internazionale. Si ricostruiranno, inoltre, alcune collettive di quel decennio, Evacuare Napoli. L’ultima generazione, 1985 e L'officina di Scafati, 1986, proponendone una lettura evocativa.

Tutti gli artisti di Rewind. Arte a Napoli 1980-1990:
Fabrizia Abbagnano, Marisa Albanese, Jean-Michel Alberola, Carlo Alfano, Bill Beckley, Joseph Beuys, David Bowes, Paolo Bresciani, James Brown, Alberto Burri, Giuseppe Caccavale, Maurizio Cannavacciuolo, Angelo Casciello, Gennaro Castellano, Alan Charlton, Franco Cipriano, Francesco Clemente, Maurizio Colantuoni, Ronnie Cutrone, Giuseppe Desiato, Gino De Domincis, Gabriele Di Matteo, Tommaso Durante, Luciano Fabro, Sergio Fermariello, Lino Fiorito, Mario Franco, Matteo Fraterno, Eugenio Giliberti, Sasà Giusto, Al Hansen, Geoffrey Hendricks, Douglas Huebler, Massimo Kauffman, Joseph Kosuth, Massimo Latte, Sol LeWitt, Nino Longobardi, Lello Lopez, Saverio Lucariello, Luigi Mainolfi, Umberto Manzo, Ugo Marano, Claudio Massini , Silvio Merlino, Aldo Mondino, Peter Nagy, Hermann Nitsch, Luigi Ontani, Luigi Pagano, Mimmo Paladino, Gloria Pastore, Giuseppe Penone, Rosa Persico, Alfredo Pirri, Lucia Romualdi, Mimma Russo, Kenny Scharf, Antonello Scotti, Ninì Sgambati, Franco Silvestro, Daniel Spoerri, St-Art, Philip Taaffe, Ernesto Tatafiore, Niele Toroni, Gerardo Vangone, Luigi Vollaro, Giuseppe Zevola, Oreste Zevola.

Costellazione ‘80
In occasione della mostra dedicata all’arte degli anni Ottanta è stato creato un percorso virtuale attraverso postazioni multimediali - Costellazione ’80 - con la funzione di collegamento tra le collezioni, le mostre e le sezioni museali, di modello per un archivio dell’arte contemporanea a Napoli.
A comporre un quadro di insieme articolato parteciperanno - insieme a Rewind. Arte a Napoli 1980-1990 a Castel Sant’Elmo e Blow up. Fotografia a Napoli 1980-1990 in contemporanea al Museo Pignatelli - la sezione di arte contemporanea del Museo di Capodimonte e la collezione Terrae Motus della Reggia di Caserta, imprescindibili elementi di questa Costellazione ‘80. Inoltre il Museo Madre e l’Accademia di Belle Arti di Napoli offriranno un contributo specifico coerente con le loro ricerche e attività.

Ufficio Stampa
Soprintendenza, Simona Golia, tel . 081.2294478, e-mail sspsae-na.uffstampa@beniculturali.it
Mostra, Alessandra Cusani, tel. 329 6325838, e-mail alessandra.cusani@gmail.com - Mario Francesco Simeone, e-mail mariofrancesco.simeone@gmail.com

Organizzazione generale
De Marinis srl

Domenica 1 febbraio 2015, ore 11.00

Castel Sant’Elmo
Via Tito Angelini, 22 Napoli
ingresso libero



Messaggio di Gino il lunedì 2 febbraio 2015 alle 09:23   -  forum administrator-  forum moderator
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Contro L’infelicità.
L’internazionale Situazionista e la sua attualità.
 Guy Debord e i suoi film

Museo Nitsch
Vico Lungo Pontecorvo 29/d
Sala Conferenze
5 e 6 febbraio 2015

Giovedì 5 e Venerdì 6 febbraio 2015 la Fondazione Morra / Museo Nitsch dedica due giorni al movimento dell’Internazionale Situazionista, partendo dalla presentazione del libro Contro L’infelicità. L’Internazionale Situazionista e la sua attualità a cura di Stefano Taccone, da cui la rassegna prende il titolo. Il volume, edito da Ombre Corte e frutto di un ciclo di seminari tenuto presso il BAD Museum di Casandrino (Napoli), esplora l’universo dei situazionisti, gruppo di intellettuali uniti dalla critica radicale alla società capitalistica e all'industria culturale costituitosi il 28 luglio del 1957 a Cosio di Arroscia in Liguria. Taccone racconta di come la storia dell’Internazionale Situazionista colpisca per il desiderio di radicalità e coerenza assolute, per l'incrollabile determinazione dei suoi protagonisti nel procedere convinti di rappresentare il "grado più alto della coscienza rivoluzionaria internazionale", per il rifiuto di ogni mediazione o adattamento e la tendenza a infrangere qualunque separazione, a cominciare da quella tra arte e vita. E’ l’ala radicale del Lettrismo con Guy Debord (Parigi 1931-Bellevue-la-Montagne 1994) a dar vita prima all'Internazionale Lettrista e poi, essendosi fusa con il Movimento Internazionale per una Bauhaus immaginista (MIBI), all’Internazionale Situazionista, i cui strumenti per superare l'arte borghese sono quelli della psicogeografia, dell'urbanismo unitario e del détournement. Desiderosi di interrompere l’isolamento dell’arte rispetto al quotidiano, i situazionisti propongono pratiche artistiche che si realizzino direttamente nella vita, la derive, intesa come attraversamento di vari ambienti, senza una meta precisa ma solo un vivo interesse per ciò che può avvenire. Per approfondire la conoscenza di tali principi ispiratori e meglio comprenderne la dirompente forza critica, alla presentazione del libro di Taccone si accompagna la proiezione di tutti i film di Guy Debord, presentati da Pino Bertelli, di cui il primo è La société du spettacle (1973), titolo dell’omonimo saggio dell’autore francese che denuncia il processo di trasformazione dei lavoratori in consumatori inglobati nel sistema economico capitalista.

Programma

Giovedì 5 febbraio
Sala Conferenze

Ore 17:30
Presentazione del libro Contro L’infelicità. L’internazionale Situazionista e la sua attualità a cura di Stefano Taccone, con interventi di Pino Bertelli, Gianfranco Marelli, Angelo Trimarco, Stefano Taccone.

Ore 19:00
Proiezione del film:
La société du spettacle (1973), scritto e realizzato da Guy Debord, 35 mm, b/n, 80’

Venerdì 6 febbraio
Sala Conferenze

Ore 11:00-13:00 e 15:00-18:00
Proiezione di tutti i film scritti e realizzati da Guy Debord:
Hurlements en faveur de Sade (1952), b/n, 35mm, 75’ (circa)
Sur le passage de quelques personnes à travers une assez courte unité de temps (1959), b/n, 35 mm, 18’
Critique de la séparation (1961), b/n, 35 mm, 19’
Rèfutation de touts les jugements, tant élogieux qu’hostiles, qui ont été jusqu’ici portés sur le film la société du spettacle (1975), 35 mm, b/n, 22’
In girum imus nocye et consumimur igni (1978), b/n, 35 mm, 100’
Guy Debord, son art et son temps (1994), b/n, video, 60’

Ore 18:00
Conclusione con interventi di Pino Bertelli, Mario Franco, Stefano Taccone, Giuseppe Morra
Dibattito

Stefano Taccone (Napoli 1981) è docente di Storia dell'arte contemporanea presso la RUFA - Rome University of Fine Arts e dottorando in Metodi e metodologie della ricerca archeologica, storico-artistica e dei sistemi territoriali presso l’Università di Salerno. Tra le sue pubblicazioni: Hans Haacke. Il contesto politico come materiale (Plectica, Salerno, 2010); La contestazione dell'arte (Phoebus, Casalnuovo di Napoli, 2013). Collabora con la rivista “Segno”.

Pino Bertelli è nato in una città-fabbrica della Toscana, tra Il mio corpo ti scalderà e Roma città aperta. Dottore in niente, fotografo di strada, film-maker, critico di cinema e fotografia, è uno dei punti centrali della critica radicale situazionista. I suoi scritti sono tradotti in diverse lingue. L'International Writers Association (Stati Uniti) l’ha riconosciuto scrittore dell'anno 1995, per la “non-fiction”. Direttore responsabile della rivista Tracce e del giornale on-line Stile libero, direttore editoriale della casa editrice Traccedizioni, collabora con Le monde diplomatique, Fotographia, Sicilia Libertaria e altre testate. Pier Paolo Pasolini, maestro e amico, gli ha regalato la prima macchina fotografica quando aveva quindici anni. Nel 1999 gli è stato conferito il “Premio Castiglioncello” per la fotografia sociale. Nel 2004 ha ricevuto il “Premio Internazionale Orvieto”, per il miglior libro di reportage, Chernobyl. Ritratti dall’infanzia contaminata. Nel 2014 l’Associazione di bioarchitettura BACO gli ha assegnato il Premio Internazionale Vittorio Giorgini. I suoi fotoritratti di strada si trovano in gallerie internazionali, musei, accademie e collezioni private. Una parte del suo archivio fotografico è depositato all’Università di Parma. Una selezione delle sue fotografie sono presso la Galleria degli Uffizi, a Firenze. La sua opera (Contro tutte le guerre) è stata esposta alla Mostra d’Arte Biennale di Venezia (2011) e adesso è nella Galleria degli Uffizi di Firenze. Fa parte di Reporters sans frontières.

La Fondazione Morra, Istituto di Scienze delle Comunicazioni Visive, opera da anni nel settore della cultura contemporanea, attraverso un’intensa attività di ricerca e promozione di molteplici forme d’arte. Al suo interno la Fondazione ospita il Museo Nitsch - Archivio Laboratorio per le Arti Contemporanee, situato nel cuore della città e dedicato a Hermann Nitsch, tra i fondatori dell’Azionismo Viennese. Nato con l’obiettivo di creare un complesso creativo all’interno del centro storico di Napoli, il Museo Nitsch assume il ruolo di catalizzatore di differenti forme d’arte: un instancabile laboratorio volto alla diffusione e alla sperimentazione del contemporaneo spinto dal desiderio di confrontarsi con il territorio che lo circonda.

INFO:
Fondazione Morra / Museo Nitsch
Vico lungo Pontecorvo 29/d - 80135 Napoli
Tel. + 39 081 5641655 / Fax. +39 081 5641494
info@fondazionemorra.org
info@museonitsch.org



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